In un’epoca in cui gli schermi sono diventati estensioni della nostra vita quotidiana, la relazione tra genitori e adolescenti, specialmente in quella specifica età caratterizzata da tanti cambiamenti neurobiologici nel corpo e nel cervello, è alimentata da nuove, complesse sfide.
Ho avuto l’onore di collaborare con l’impresa sociale Presidi Educativi di Policoro, che si occupa di fornire supporto e servizi educativi ai bambini, ragazzi e famiglie. Questa organizzazione, capitanata dal sociologo Dott. Rocco Di Santo, in collaborazione con un team educativo, di cui fanno parte gli psicologi Dott. Luca Fulco e Dott. Angelo Abiatello agisce come punto di riferimento per promuovere l’educazione e l’inclusione, mettendo in rete scuole, servizi territoriali e enti del terzo settore.
Ecco che ho ideato per loro un seminario mirato sulla genitorialità, sull’alleanza educativa con gli insegnanti e come poter gestire al meglio i conflitti tra genitori e figli utilizzando il metodo Medianos, un gioco esperienziale che consente di andare oltre il conflitto e valorizzare quello che si sente a livello di emozioni, pensieri e comportamenti, favorendo la miglior consapevolezza di come funziona la persona e la possibilità di una continua crescita personale.
Del resto un genitori, con i suoi mille dubbi, è quotidianamente messo nelle condizioni di migliorarsi e gestire al meglio questo ruolo di riferimento per i figli.
I conflitti digitali sono all’ordine del giorno: dallo “screen time” alla privacy online, fino alla gestione delle interazioni sui social media, con pre-adolescenti e adolescenti.
È stata un’esperienza che ha mostrato ancora una volta quanto sia cruciale fornire strumenti pratici e consapevolezza in questo ambito. Abbiamo avuto modo di lavorare in due scuole nei comuni di Scansano Jonico e Lauria nella Regione Basilicata.
Di fatto, la digitalizzazione può essere un’interessante leva per combattere la povertà educativa in territori, in cui vi è prevalentemente isolamento geografico. La conoscenza può essere a portata di mano, il tutto in equilibrio con le molteplici sfaccettature dei contenuti digitali, che nascondono anche numerosi pericoli per questa specifica fascia di età, se non gestiti al meglio.
La formazione si è concentrata sull’esplorazione delle dinamiche del cervello adolescente (ancora in fase di sviluppo, più impulsivo e orientato alla gratificazione immediata), e sul divario generazionale che si crea rispetto al mondo digitale. Abbiamo affrontato temi come:
- L’importanza di stabilire regole chiare e condivise sull’uso dei dispositivi.
- Come affrontare le questioni di privacy e sicurezza online.
- L’impatto del digitale sulla reputazione online e sul benessere psicologico dei ragazzi.
Non ci siamo fermati alla teoria.
L’obiettivo era fornire soluzioni concrete, e qui è entrato in gioco un alleato straordinario: il gioco Medianos, ideato da Massimiliano Ferrari e nutrito da una comunità nazionale e internazionale, di cui faccio parte e sono Ambassador del metodo.
Medianos non è un semplice gioco, ma uno strumento potentissimo per l’apprendimento esperienziale.
È stato un elemento chiave per supportare sia i genitori che gli insegnanti, permettendo loro di:
- Sperimentare attivamente le dinamiche del conflitto: Attraverso un caso verisimile “Mamma o Papà che inizia a litigare con il proprio/a figlio/figlia per via del tempo prolungato nell’uso dello smartphone”, i partecipanti hanno potuto “vivere” i punti di vista di figli e genitori, sviluppando una maggiore empatia.
- Sviluppare strategie di comunicazione efficaci: Il gioco ha facilitato l’apprendimento di tecniche di ascolto attivo e di espressione assertiva, trasformando le discussioni in opportunità di crescita.
- Comprendere le radici delle incomprensioni: Spesso, dietro la rabbia o la chiusura dei ragazzi, ma anche dei genitori e degli insegnanti, ci sono bisogni non espressi o paure. Medianos ha aiutato a “leggere” questi segnali.
L’uso del gioco ha reso l’apprendimento più coinvolgente, permettendo di superare resistenze e facilitando la riflessione in un ambiente protetto e stimolante.
L’esperienza di gioco con Medianos è stata decisiva per tradurre i concetti teorici in abilità pratiche, direttamente applicabili alla vita quotidiana.
L’entusiasmo e i feedback ricevuti in Basilicata sono stati la conferma che investire nella consapevolezza e negli strumenti per gestire la genitorialità digitale è più che mai necessario.
Il benessere dei nostri ragazzi e l’armonia familiare passano anche da un uso consapevole e positivo della tecnologia.
La tecnologia è uno strumento di conoscenza importante e valorizzante anche nel contesto scolastico. Gli insegnanti sono stati affascinati dall’opportunità educativa e formativa, che si può mettere in campo anche nella scuola e nella relazione famiglia-scuola.
Sono convinta che un dialogo aperto, l’empatia, l’allenamento all’intelligenza emotiva e strumenti innovativi come Medianos, siano la chiave per trasformare i “conflitti digitali” in opportunità di crescita e in un legame più profondo tra genitori e figli.
Presidi Educativi ha ideato un protocollo specifico a supporto della genitorialità e a supporto dell’adolescenza per le scuole del territorio. La formazione proposta ne fa parte. E voi, quali strategie utilizzate per gestire i conflitti digitali in famiglia o a scuola?
Fatemelo sapere nei commenti!
Dott.ssa Anna Maria Bernard
tratto da https://www.annamariabernard.it/genitori-nellera-digitale-con-medianos/






